Cosmo: il cantante “antipop” al primo maggio 2024 con i manganelli della Polizia contro i pro Palestina

RMAG news

Al concerto del Primo Maggio, andato ieri in scena al Circo Massimo di Roma, Cosmo ha portato sul palco una poliziotta che pesta un manifestante pro Palestina. Scene viste a Napoli, a Milano, a Pisa, a Bologna e altrove in questi mesi di guerra in Medio Oriente, dopo le violenze di Hamas nel sud di Israele e il massacro dell’invasione via aria e via terra nella Striscia di Gaza – oltre 34mila morti secondo il ministero della Sanità di Hamas. “Canzone dedicata alle grandi tradizioni del nostro Paese: della pizza e della polizia. Facciamogli sapere quanto gli vogliamo bene”, ha detto il cantante al microfono introducendo la seconda traccia della sua esibizione.

A quel punto ha improvvisato una scenetta sul palco, con il telefono che squilla, una voce che l’avverte di stare attento a quello che dice e quello che fa. “Non può fare tutto quello che vuole, non si azzardi a fare gesti azzardati come al suo solito. Non mi costringa a venire lì con la forza”. E a quel punto sono entrati – due membri del gruppo: Pan Dan e Not Waving – sul palco un ragazzo con una bandiera palestinese e una ragazza travestita da polizia antisommossa che lo pesta a calci e manganellate. La scena è andata in diretta dopo mezzanotte.

Chi è Cosmo

Cosmo è in giro, in tour in Italia in questi mesi, sta portando in giro il suo ultimo album Sulle ali del cavallo bianco. E i suoi concerti stanno raccogliendo soltanto consensi: ha deciso di far applicare sulle fotocamere degli smart phone dei bollini adesivi per incitare la gente a ballare, a cantare, a godersi il concerto più che a riprendere tutto. A ogni fine concerto il pubblico è esploso in un’ovazione.

 

Per l’archivio: Cosmo che sventola la bandiera della Palestina mentre Pan Dan vestita da SWAT lancia pizze sul pubblico e prende a manganellate Not Waving sul palco del concerto del primo maggio (2024). pic.twitter.com/67Hz8YEgwt

— Stefano Monti (@kindermaxxi) May 1, 2024

Cosmo è il nome d’arte di Marco Jacopo Bianchi. Era il frontman della band Drink to me prima di lanciare nel 2013 il suo progetto solista. Ha esordito con due cover di Lucio Battisti, Abbracciala Abbracciali Abbracciati e Io ti venderò, e una di Bruno Lauzi, Ritornerai. Il suo primo album da solista è stato Disordine, arrivato finalista nella categoria Opera Prima della Targa Tenco. Il secondo, L’ultima festa, quello che lo ha definito come realtà peculiare e originale nel panorama della musica italiana.

A Sanremo contro il “Green Washing”

È riuscito a coniugare la musica elettronica, la cultura rave, con il cantautorato italiano. Ha pubblicato altri tre album: Cosmotronic, La terza estate dell’amore e l’ultimo Sulle ali del cavallo bianco.  Non è la prima volta che lancia messaggi e provocazioni: si esibiva alla serata delle cover al Festival di Sanremo 2022 come ospite de La Rappresentante di Lista insieme a Margherita Vicario e Ginevra, interpretando una versione elettronica del brano Be My Baby delle Ronettes, quando ha pronunciato al microfono: “Stop Greenwashing!”. Un’accusa rivolta ad alcuni degli sponsor più importanti della manifestazione. Al concerto del Primo Maggio si è esibito con due canzoni: Troppo forte, dall’ultimo album Sulle ali del cavallo bianco, e Tristan Zarra, da Cosmotronic. Il regista Jacopo Farina gli ha dedicato il documentario Antipop, disponibile sulla piattaforma streaming Mubi.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *