Distrutti i mezzi di Soigea a Isola Capo Rizzuto

Distrutti i mezzi di Soigea a Isola Capo Rizzuto

Il Quotidiano del Sud
Distrutti i mezzi di Soigea a Isola Capo Rizzuto

ISOLA CAPO RIZZUTO (CROTONE) – È presumibilmente doloso l’incendio di mezzi da lavoro divampato l’altra notte, poco dopo le 2.30, nel piazzale che la ditta Soigea ha preso in locazione da un anno e mezzo. La Soigea è il braccio operativo dell’Enel in un vasto territorio: è un’impresa con sede a Sarno ma leader nel Meridione nella realizzazione e progettazione di impianti elettrici e parchi eolici e a Isola Capo Rizzuto, dove ha 130 dipendenti, ha aperto una succursale. E probabilmente è finita nel mirino della criminalità organizzata.

Dopo la segnalazione alla centrale operativa dei vigili del fuoco di Crotone, sul posto è giunta la squadra del distaccamento del 115 all’aeroporto S. Anna, che ha accertato che le fiamme erano all’interno del cantiere edile della ditta, in via Le Castella. L’incendio, partito da un furgone Iveco “Daily”, si è velocemente propagato ad altri mezzi della Soigea, uno dei quali, un autocarro Iveco, aveva sul cassone altri due mezzi: uno per il movimento terra, un bob cat ed un mini escavatore. L’intervento dei vigili del fuoco ha evitato il diffondersi dell’incendio nel resto del cantiere dove erano custodite altre attrezzature. Per l’estinzione delle fiamme è stato necessario l’utilizzo di un’autobotte del Comando dei vigili del fuoco di Crotone in supporto ai due mezzi del distaccamento di S. Anna.

Sul posto, per i rilievi del caso, sono intervenuti anche i carabinieri, che stanno tentando di ricostruire il contesto in cui è maturato l’episodio di presumibile matrice intimidatoria. Immediate le reazioni di solidarietà, e tra queste quella della sindaca di Isola Capo Rizzuto, Maria Grazia Vittimberga, che ha espresso «piena vicinanza ai dirigenti della Soigea e ai suoi dipendenti: padri di famiglia del nostro territorio». Per Vittimberga, «Se confermato come un atto doloso, ci troviamo di fronte a una situazione gravissima e preoccupante. Ad oggi sono tante le ditte che, tra appalti comunali e commesse esterne, sono impegnate a lavorare sul suolo di Isola Capo Rizzuto, pertanto la vicinanza delle istituzioni è fondamentale come atto di solidarietà e di rispetto delle regole». Da qui l’invito alle ditte che subiscono intimidazioni nel territorio a «denunciare immeditatamente».

L’incendio di un mezzo della Powering, altra ditta che opera nel territorio e si occupa del noleggio di gruppi elettrogeni, è avvenuto nei giorni scorsi. Cosa sta accadendo a Isola Capo Rizzuto? Dietro la violenta escalation c’è l’ombra delle cosche? La recrudescenza criminale è forse da mettere in rapporto con una ripresa del racket mafioso che rialza la testa dopo le maxi retate e le condanne a raffica degli anni scorsi? Sono interrogativi ai quali dovranno rispondere gli inquirenti.

Il Quotidiano del Sud.
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