Ottenuti dagli Stati Uniti i fondamentali 61 miliardi di dollari in aiuti militari per resistere all’offensiva russa, per Volodymyr Zelensky i problemi ora arrivano dalle stanze del governo.
Il problema resta sempre quello, la corruzione endemica che attanaglia la politica ucraina, già prima del conflitto contro la Russia iniziato il 24 febbraio 2022.
L’ultimo a cadere per accuse di questo tipo è Mykola Solskyi, ministro dell’Agricoltura, sospettato di essersi appropriato di terreni appartenenti allo Stato nel 2017-2018.
L’arresto e il rilascio su cauzione di Solskyi
Solskyi aveva annunciato giovedì le sue dimissioni e oggi la Procura ucraina ha comunicato di aver messo in custodia cautelare l’ormai ex ministro: ieri la Corte anticorruzione aveva disposto ieri la custodia cautelare per Solsky almeno fino al 24 giugno, ha reso noto questa mattina la Procura.
Custodia cautelare durata il volgere di 24 ore: Solskyi è stato infatti rilasciato dopo aver pagato una cauzione di 75 milioni di grivnie ucraine, pari a circa 1,9 milioni di dollari.
⚡️ BREAKING: Minister of Agrarian Policy Mykola Solskyi was caught in the misappropriation of state land amounting to 291 million UAH and an attempted misappropriation of land worth an additional 190 million UAH, according to NABU. pic.twitter.com/6thSzeQl04
— KyivPost (@KyivPost) April 23, 2024
Le accuse di corruzione contro il ministro Solskyi
L’ormai ex ministro Solskyi, prima di entrare in politica era titolare di varie aziende agricole, è stato accusato di essersi appropriato illegalmente di terreni per un valore di oltre 7 milioni di dollari quando era a capo di un’importante azienda agricola e membro del Parlamento ucraino.
Solskyi è stato eletto in Parlamento nel 2019, poi nominato ministro dell’Agricoltura nel marzo 2022, subito dopo l’invasione delle truppe russe nel Paese.
Anche dopo l’invasione russa del Paese sono emersi diversi casi di corruzione: in genere questi hanno coinvolto funzionari di livello inferiore e sono stati collegati in particolare al mondo militare, soprattutto agli approvvigionamenti dell’esercito.
Lo scorso anno il presidente Zelensky aveva sollevato dal suo incarico il ministro della Difesa Oleksiy Reznikov per una serie di scandali legati agli appalti nell’esercito.
