Perché gli studenti hanno occupato la Sapienza, la tensione con la polizia

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Anche a Roma gli studenti filo-palestinesi hanno iniziato un braccio di ferro con la rettora (Antonella Polimeni). Ieri hanno occupato per diverse ore il Rettorato e poi hanno sfilato in corteo sia nei viali dell’Università sia nel vicino quartiere di San Lorenzo.

La questione è quella che già è stata posta in diverse università, specialmente a Genova e a Torino: la collaborazione scientifica tra le università italiane e le autorità israeliane. Gli studenti chiedono che la collaborazione sia interrotta, come forma di protesta contro i bombardamenti israeliani che stanno radendo al suolo la striscia di Gaza e hanno provocato già più di 30 mila morti, tra i quali moltissimi bambini.

La rettora ha detto che è disponibile a discutere tutto con gli studenti ma solo con la rappresentanza degli studenti regolarmente eletta. Naturalmente gli studenti dei collettivi che hanno dato vita alla protesta non hanno niente a che fare con le rappresentanze studentesche.

Sarebbe come se di fronte alla protesta degli agricoltori il governo avesse risposto: ok, discutiamo, ma solo con i vostri rappresentanti in Parlamento. La protesta degli studenti in realtà sta dilagando in moltissime università.

A Genova è stato assediato l’ufficio del Rettore, a Torino il Senato Accademico ha accolto la richiesta dei giovani, a Bologna c’è stato uno scontro tra il rettore e una studentessa che era stata chiamata a parlare alla seduta del Senato Accademico. Difficile immaginare che la tensione possa scendere, data la situazione internazionale.

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