Perché Salvatore Baiardo è stato arrestato: l’inchiesta sulle stragi si aggrappa al pentito inattendibile…

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“Salvatore Baiardo è un soggetto che allude, dice e non dice, afferma e poi nega, gioca con le parole, un soggetto che ha dimostrato di sapere molte cose e che nel contempo non è attendibile” scrivevano i giudici del Riesame nel decidere gli arresti domiciliari. Ieri la Cassazione ha confermato la misura perché l’ex gelataio mafioso poi diventato collaboratore di giustizia avrebbe negato, ritrattando dopo averlo affermato, di aver mostrato al conduttore tv Massimo Giletti la foto che ritraeva Silvio Berlusconi con il boss Giuseppe Graviano e il generale Francesco Delfino.

Che esista davvero quella foto è tutto da vedere. In realtà più no che sì. Ne dubitavano per molti versi persino i giudici del Riesame che gli avevano dato torto scrivendo: “Sicuramente è stata fatta vedere, ma potrebbe essere un fotomontaggio o addirittura essere stata male osservata dal giornalista Massimo Giletti per problemi di luce. L’ambiente in cui veniva mostrata non era ben illuminato. O potrebbe essersi sbagliato Giletti in ragione del breve tempo in cui gli veniva mostrata magari ingannato da tratti somatici simili a quelli delle persone che ha dichiarato di aver riconosciuto”.

Parliamo della foto che, in conseguenza delle polemiche scatenate, potrebbe aver portato alla chiusura della trasmissione di Giletti “Non è l’arena”. Urbano Cairo, editore di La7, in passato collaboratore di Silvio Berlusconi, era stato sentito dai pm. Si tratta dell’inchiesta sui mandanti delle stragi di mafia dove Marcello Dell’Utri è rimasto unico indagato dopo la morte di Silvio Berlusconi. Il verbale di Cairo era stato secretato. Nella stessa inchiesta Baiardo risponde di favoreggiamento nei confronti di Berlusconi e Dell’Utri. La Cassazione ha rispedito gli atti a Firenze affinché venga valutata al riguardo la contestazione dell’aggravante relativa alla finalità mafiosa del reato.

Insomma non credono a Baiardo fino in fondo o addirittura per niente, ma si aggrappano a lui perché tra le carte dell’accusa non c’è altro per portare avanti un’inchiesta, sui mandanti delle stragi, già archiviata da altre autorità giudiziarie. Intanto i domiciliari per Baiardo non scattano per adesso perché non ancora irrevocabili a causa di un’altra valutazione del Riesame. Una volta arrestato Baiardo potrebbe dire quello che finora ha taciuto. Sembra questa la speranza degli inquirenti. Il procuratore capo di Firenze ha espresso soddisfazione per la decisione della Cassazione. Ma i problemi relativi alla credibilità e attendibilità di Baiardo restano anche in relazione alle eventuali dichiarazioni future.

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