Ponte sullo Stretto, un’estate senza cantieri

Ponte sullo Stretto, un’estate senza cantieri

Il Quotidiano del Sud
Ponte sullo Stretto, un’estate senza cantieri

«IL PROGETTO esecutivo del Ponte sullo Stretto di Messina arriverà entro la fine dell’anno»: a dirlo è Pietro Ciucci, amministratore delegato della Società Stretto di Messina in un’intervista a Radio1. Il progetto esecutivo annunciato per l’estate slitterà quindi a dopo novembre quando ci dovrebbe essere l’approvazione del Cipess. Prima però arriverà la valutazione di impatto ambientale – spiega sempre Ciucci – e la società Stretto di Messina si prenderà più dei 30 giorni previsti per rispondere alle oltre 200 integrazioni richieste dal Ministero dell’Ambiente.

«La procedura prevede anche la possibilità di chiedere una proroga – afferma l’amministratore delegato – Stiamo studiando la possibilità di effettuare ulteriori analisi sul campo che ci consentirebbe di andare anche oltre quello che è previsto dalla legge, in modo da dare la migliore risposta possibile alle osservazioni fatte dal Mase». Tutto questo scatena un vespaio di polemiche e dichiarazioni. Il primo a intervenire è Leoluca Orlando, più volte primo cittadino di Palermo, protagonista della stagione della Primavera dei sindaci, e oggi candidato alle elezioni europee con Alleanza Verdi e sinistra: «C’è un solo modo per non avere paura del Ponte sullo Stretto, non farlo. Il Ponte è un’opera di 14 miliardi che non si farà, perché le stesse commissioni tecniche nominate dal ministero hanno sollevato più di 200 osservazioni». E ancora, sempre Orlando: «A cosa serve allora spendere così tante risorse? Forse per prevedere due o tre miliardi per qualche progettista amico, per qualche tangente nascosta? L’effetto è quello di, ancora una volta, configurare lo Stato italiano come uno Stato coloniale».

In scia Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra e portavoce di Europa Verde, è uno strenuo oppositore del Ponte. Ed è su queste note che chiede all’ad della Società Stretto di Messina, Pietro Ciucci, di riferire in Parlamento: «In questo momento, le falle del progetto del ponte sullo Stretto di Messina stanno emergendo una dopo l’altra, inclusa la questione dell’altezza del ponte. Tutto questo deriva da un problema fondamentale: la progettazione è stata concepita decenni fa, in un’epoca in cui il mondo era diverso. Da allora, ci sono stati importanti sviluppi negli studi sismologici, e le navi sono diventate più grandi e più alte».

Bonelli prende di mira Ciucci: «La giustificazione dell’amministratore delegato è sconcertante: ha detto che le navi potranno passare sotto il ponte se non ci saranno automobili e ferrovie sul ponte stesso. È incredibile! La domanda è: a cosa servirebbe un ponte che non può essere utilizzato per il trasporto? Il progetto si trasformerebbe in una cattedrale nel deserto senza funzione, deturpando lo Stretto». In questo contesto Matteo Salvini, grande sostenitore del Ponte sullo Stretto e ministro delle Infrastrutture, continua la campagna elettorale per le europee. E da Como, roccaforte leghista dove si trova per la presentazione del suo libro “Controvento”, risponde alle critiche sulla candidatura di Roberto Vannacci: «Il generale più lo conosco e più mi piace». Voterà dunque per lui? «Una mia preferenza su tre potrebbe essere orientata nei suoi confronti». E ancora: «Con Roberto Vannacci saremo insieme a Bari, poi sicuramente prima della fine della campagna elettorale penso torneremo insieme a Roma e Milano e poi lo accompagnerò a Bruxelles».

Quanto ai malumori espressi dai leghisti della prima ora, Salvini minimizza: «Più che altro sono malumori giornalistici. Il 9 giugno decidono gli italiani e sono convinto che Vannacci prenderà una marea di voti».

Il Quotidiano del Sud.
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