Processo Maestrale-Carthago, solo sei Comuni parti civili

Processo Maestrale-Carthago, solo sei Comuni parti civili

Il Quotidiano del Sud
Processo Maestrale-Carthago, solo sei Comuni parti civili

VIBO VALENTIA – Colpo di scena questa mattina al maxiprocesso Maestrale-Carthago contro i clan mafiosi del Vibonese: il Tribunale collegiale di Vibo presieduto dal giudice Tiziana Macrì ha ammesso, come enti locali, soltanto sei Comuni come parti civili, più l’Asp, escludendo gran parte di quelli che avevano avanzato istanza.

L’ordinanza collegiale ha determinato lo scioglimento di diverse questioni preliminari e tra queste, appunto, quello sulle richieste di ammissione degli enti pubblici e dei privati. Entrano dunque nel processo in ordinario i soli Comuni di Parghelia (avvocato Angelo Calzone), Ricadi (avvocato Antonio Scuticchio), Spilinga (avvocato Scuticchio), Sant’Onofrio, Cessaniti e Filandari (avvocato Orsola Pronestì), insieme all’Asp di Vibo Valentia (avvocato Pelanda). Esclusi invece Vibo Valentia, Tropea, Briatico, Filogaso, Drapia, Limbadi, Mileto, Maierato, Nicotera, San Calogero, Marcellinara, San Costantino Calabro, San Gregorio d’Ippona, Pizzo, Soriano Calabro, Sorianello, Stefanaconi, Zungri, Ionadi, Catanzaro e Cittanova. A loro si aggiungono la Regione Calabria e la Provincia di Vibo Valentia, al pari dell’Inps, del Ministero delle Infrastrutture, della Prefettura di Vibo, della Prefettura di Reggio Calabria, e dell’Agenzia delle Entrate.

Il Tribunale si è altresì riservato di decidere per l’ammissione quali parti civili della Presidenza del Consiglio dei ministri, il Ministero della Giustizia e il Ministero della Salute. Tra i privati sono stati ammessi parti civili l’imprenditore Domenico De Lorenzo, il veterinario Francesco Massara, Francesco Talarico, Francesco De Nisi, l’imprenditore Vincenzo Calafati, Elettra srl e Tt Hotels Italia srl.

C’è da ricordare che sul tribunale pende una richiesta di ricusazione avanzata dalla Procura distrettuale, mentre l’astensione, richiesta sempre dai pm della Dda di Catanzaro, a cui si erano associate le parti civili, era stata rigettata dal presidente del Tribunale, Antonio Erminio Di Matteo. Inoltre, nell’udienza preliminare del processo Maestrale-Carthago, solo sei Comuni parte civile le parti civili erano state ammesse e sono attualmente presenti negli altri due tronconi processuali, quello in abbreviato e l’assise.

Il Quotidiano del Sud.
Processo Maestrale-Carthago, solo sei Comuni parti civili

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