Sondaggi politici: in vista Europee FdI e Pd in crescita, Forza Italia sopra la Lega e lotta al centro per il 4%

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È uno scenario da incubo quello evocato nel sondaggio realizzato da Ipsos e illustrato da Nando Pagnoncelli sul Corriere della Sera, a meno di due mesi ormai dal cruciale voto per le elezioni europee dell’8 e 9 giugno.

A sorridere, secondo le rilevazioni di Ipsos, sarebbero in particolare Giorgia Meloni, Elly Schlein e Antonio Tajani. Vediamo perché guardando ai numeri.

Chi cresce nel sondaggio Ipsos

Secondo i dati illustrati da Pagnoncelli, il partito della premier non solo si confermerebbe pienamente come primo nel Paese, ma anche con una importante crescita rispetto alle rilevazioni di marzo. Fratelli d’Italia è stimato al 28,%, un punto sopra il precedente dato.

Sorride anche Elly Schlein. Pur lontano da FdI, il Partito Democratico tocca quota 21,2 per cento guadagnando uno 0,7%: i Dem non sembrano colpiti dalle vicende giudiziarie che hanno travolto il partito in Puglia e Piemonte causa “effetto mobilitazione” in ottica elezioni.

Infine Tajani e Forza Italia. Il vicepremier, che ha siglato un accordo con Noi Moderati per le europee, supera la Lega di Matteo Salvini e diventa il secondo partito nella maggioranza col suo 8,6%: al momento inoltre l’alleanza col movimento di Maurizio Lupi sta premiando gli azzurri, dato che  somma di Forza Italia e Noi Moderati separati era del 9,4%.

Chi scende nel sondaggio Ipsos

Restando nel campo della destra di governo, chi sta attraversando una crisi che pare di difficile soluzione è la Lega di Matteo Salvini. Il Carroccio si è fatto scavalcare da Forza Italia arretrando dello 0,6% al 7,4 per cento: il partito paga le spaccature interne, evidenziate nello scontro col fondatore Umberto Bossi in occasione del 40esimo dalla nascita del movimento, oltre all’ormai atavica questione della candidatura del generale Vannacci a Strasburgo.

In lieve calo anche il Movimento 5 Stelle, stimato al 15,9%: le polemiche anche strumentali di Giuseppe Conte in chiave anti-Pd sulla corruzione e moralità nella politica non sembrano premiare particolarmente i pentastellati.

Chi lotta per il 4 per cento

Infine la lotta per il 4 per cento, la soglia per eleggere rappresentati a Strasburgo, che coinvolge i centristi e la sinistra.

Stati Uniti d’Europa, la lista di scopo formata per l’occasione da Italia Viva, +Europa e altre liste minori viene stimata da Ipsos al 4,5%, ben sotto la somma delle due forze separate (che totalizzavano oltre il 6%). Tra i centristi Azione, il partito di Carlo Calenda che andrà da solo alle urne, è al 3,8% e sale di oltre un punto (1,3%) in un mese: un risultato che al momento non permetterebbe al partito di andare in Europa.

Vicina, ma a sua volta ancora sotto la soglia, l’Alleanza Verdi-Sinistra, oggi stimata al 3,7%. Lontane dall’obiettivo le altre forze, sia l’aggregato di Libertà di Cateno De Luca (accreditato del 2,5%), sia la lista di Michele Santoro, Pace Terra Dignità, stimata all’1,5%.

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