Attacco russo su vasta scala in Ucraina con droni e missili: da Mosca nuove accuse a Kiev per l’attentato (con sponda turca)

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La Russia ha lanciato nelle prime ore del mattino un attacco su vasta scala contro le città ucraine, prendendo di mira quasi tutte le regioni del Paese, comprese quelle all’estremo ovest come Lviv e Ivano-Frankivsk, da tempo ormai relativamente “tranquille”.

Attacco russo su vasta scala in Ucraina

Le forze russe hanno lanciato durante la notte ondate di droni e missili, tra cui bombardieri Tu-95 dalla città russa di Murmansk, aerei MiG-31K dalla base aerea di Savasleyka nell’oblast di Nizhny Novgorod e missili balistici dalla Crimea occupata, ha riferito l’aeronautica di Kiev.

In particolare il comandante dell’aeronautica Mykola Oleschuk ha affermato che la Difesa ha abbattuto 84 obiettivi su 99, con Mosca che ha attaccato con 60 droni, 3 missili aerobalistici X-47M2 Kinzhal, 2 missili balistici Iskander-M, 9 missili aerei guidati X-59, 4 missili da crociera Iskander-K, 21 missili da crociera X-101-X-555

Diverse esplosioni sono state udite a Dnipro, la capitale regionale dell’oblast di Dnipropetrovsk, mentre secondo il governatore Serhii Lysak gli attacchi contro Kamianske, nell’oblast di Dnipropetrovsk, hanno danneggiato durante la notte diversi impianti energetici.

Conflitto in Ucraina che, come denunciato il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) Rafael Grossi, “continua a mettere in pericolo la sicurezza nucleare in Ucraina”. Grossi rileva segnala in particolare i rischi dovuti a “attività militari in corso nei pressi della centrale nucleare di Zaporizhzhia, allarmi di raid aerei e bombardamenti che mettono fuori uso l’energia elettrica in diversi siti”.

Sponda turca alla Russia sulle responsabilità ucraine per l’attacco a Mosca

Intanto sull’attacco terroristico contro il Crocus City Hall di Mosca, dove sono morte almeno 143 persone, le autorità russe continuano a tirare in ballo responsabilità ucraine, nonostante le rivendicazione dell’Isis-K.

Il comitato investigativo russo ha comunicato via Telegram che “i primi risultati dell’indagine confermano pienamente la natura pianificata delle azioni dei terroristi, l’attenta preparazione e il sostegno finanziario da parte degli organizzatori del crimine”. In particolare secondo Mosca sarebbe stata “ottenuta la prova del loro legame con i nazionalisti ucraini”, col presunto ottenimento di ingenti somme di denaro e criptovalute da Kiev. Gli investigatori hanno anche comunicato di aver identificato e arrestato un altro sospettato coinvolto in un piano di finanziamento del terrorismo.

A fare da sponda alle accuse del regime di Vladimir Putin è la Turchia. Secondo Omer Celik, portavoce del partito di governo turco Akp, l’attentato al Crocus City Hall di Mosca non sarebbe stato possibile senza il sostegno di servizi segreti stranieri

Ciò non può accadere senza il supporto dell’intelligence di qualche Paese. La verità è che l’Isis non è in grado di portare avanti da solo un’organizzazione del genere. Tali azioni hanno uno sponsor”, ha affermato Celik in un’intervista con l’emittente privata turca Ntv, esprimendo vicinanza al popolo russo per l’attentato.

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