Capolavoro Inter: il significato della seconda stella sul petto. Lo scudetto del ‘tranquillo’ Inzaghi

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È una festa che contagia tutti, i tifosi allo stadio, quelli che scendono per le strade di Milano ai giocatori che si lasciano finalmente andare alle lacrime, come Calhanoglu e Lautaro Martinez. È la soddisfazione di una grande cavalcata che viene celebrata in Cina anche da Steven Zhang. “È un giorno speciale, storico. Abbiamo il cuore pieno di gioia perché l’Inter ha raggiunto un traguardo a cui solo pochi possono ambire. Oggi tutti gli interisti del mondo festeggiano la conquista della Seconda Stella, un segno incredibile che abbiamo inciso insieme nella storia“, dice il presidente nerazzurro lontano dalla squadra da molto tempo. Ci sono complimenti per tutti, dirigenti, giocatori, tifosi. “La dedica principale è per Steven Zhang, che ha sofferto a distanza“, ricorda l’ad Marotta. Dedica per i tifosi impeccabili. E poi i meriti, in primis di Simone Inzaghi: “Inzaghi è artefice e leader di questo gruppo“.

L’Inter vince il derby contro il Milan ed è scudetto

Abbiamo sempre lavorato per far sì che potessero succedere giornate come queste – ammette il dirigente – Inzaghi eroe dello scudetto. Sarà indimenticabile, ci sarà modo di festeggiare insieme alla nostra gente. Ora c’è da onorare il campionato che abbiamo vinto con cinque giornate di anticipo, ma lo scudetto lo abbiamo vinto quando ne mancavano 11. È strameritato“. Uno scudetto che è record anche e soprattutto per Lautaro Martinez capitano in lacrime a fine partita. “Mi viene da piangere perché è un sogno. Abbiamo sofferto e lavorato tanto, meritavamo questa allegria. Lo dedico alla mia famiglia, ai compagni e ai tifosi“. All’Inter sono tutti d’accordo che è solo l’inizio di un ciclo. Al Milan invece, l’avventura di Stefano Pioli sembra ormai ai titoli di coda.

Inter, il 20esimo scudetto di Inzaghi e la seconda stella sul petto

Il mio ciclo è finito? Non lo so. Inzaghi sembrava finito io sto bene e penso che dobbiamo finire bene il campionato“, ribadisce il tecnico che parla solo a Dazn senza presentarsi in conferenza stampa. “L’allenatore del Milan è Stefano Pioli – dice l’ad Furlaniconfermo questa cosa. Siamo concentrati sul finire bene la stagione. Per come lavoriamo noi sulla parte sportiva le persone che riportano a Gerry Cardinale sono Moncada, Ibrahimovic ed io. Poi è Cardinale che prende sempre la decisione finale“. Un clima invernale – appena 6 gradi -, la pioggia intermittente ora forte, ora meno intensa. La incerta Milano primaverile si è mascherata da estate dopo che l’Inter ha vinto lo scudetto nel derby con il Milan e raggiunto il ventesimo scudetto potendosi fregiare così della seconda stella sulla maglia dei giocatori.

Inter Campione d’Italia: è festa a Milano

Migliaia di tifosi (15mila secondo i dati della Questura in Piazza Duomo e altre migliaia nelle altre zone della città) si sono riversati nel luogo simbolo da tutti i quartieri a cominciare dallo stadio di San Siro, dove poiché si giocava in casa Milan i sostenitori nerazzurri, non potendo entrare, hanno ‘cinturato’ lo stadio in attesa della vittoria. Il freddo non ha impedito che le circonvallazioni si riempissero di auto con i rituali clacson pigiati dagli automobilisti in festa. Tante le bandiere, i cartelli, gli striscioni con disegnata la doppia stella. Mentre al Meazza il deflusso dei milanisti si è svolto senza problemi, la gioia dei cugini è esplosa. Fumogeni e fuochi di artificio in Duomo, tamburi, bandiere, vessilli, la Galleria Vittorio Emanuele II strapiena così come la piazza che via via si è riempita, hanno testimoniato di un traguardo atteso da tempo. La polizia locale non ha segnalato particolari criticità: in alcune vie e piazze, in zona largo Cairoli in centro, si sono segnalano dei rallentamenti per la massiccia presenza di auto in coda.

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