Crisi idrica: trattori incatenati davanti ai pozzi nel Barese

Crisi idrica: trattori incatenati davanti ai pozzi nel Barese

Il Quotidiano del Sud
Crisi idrica: trattori incatenati davanti ai pozzi nel Barese

Crisi idrica: trattori incatenati davanti ai cancelli del Pozzo della Parata, simbolo della protesta degli agricoltori pugliesi esasperati.

Le strade di Bitonto, ieri mattina, si sono riempite di trattori incatenati davanti ai cancelli del Pozzo della Parata, simbolo della protesta degli agricoltori pugliesi esasperati dalla cronica carenza d’acqua. La manifestazione, organizzata da Coldiretti Puglia, ha visto la partecipazione di decine di imprenditori agricoli, decisi a far sentire la propria voce contro un problema che rischia di mettere in ginocchio l’intera economia agricola della regione.

CRISI IDRICA: CONSEGUENZE

«L’acqua viene erogata a singhiozzo, spesso non arriva proprio, e alberi da frutto, mandorli e olivi seccano», denuncia Coldiretti Puglia. La situazione, definita insostenibile, è causata da turni di irrigazione che non riescono a garantire la corretta idratazione dei campi. Il problema non è circoscritto a Bitonto: medesime criticità si registrano a Palo del Colle, dove il Pozzo Difesa è bloccato da problemi elettrici, e ad Adelfia, Terlizzi e Putignano.

La crisi idrica si inserisce in un quadro di emergenza ben più vasto. «A risentire è tutto il settore agricolo divenuto rovente e secco», spiega Coldiretti Puglia, che sottolinea la mancanza di oltre 164 milioni di metri cubi d’acqua rispetto alla capacità degli invasi regionali. La siccità e la risalita del cuneo salino, dovuta all’aumento dei livelli del mare, aggravano ulteriormente la situazione, rendendo inutilizzabili le risorse idriche e compromettendo la fertilità dei terreni.

«Con la siccità e l’aumento dei livelli del mare, la risalita del cuneo salino rende inutilizzabili le risorse idriche e gli stessi terreni con uno scenario che è più che preoccupante per l’economia agricola dell’intera regione», avverte l’associazione degli agricoltori. Le immagini di campi aridi e stalle strette nella morsa dell’emergenza siccità sono il drammatico riflesso di una gestione fallimentare delle risorse idriche e delle opere di bonifica in Puglia.

COME AFFRONTARE L’EMERGENZA

Coldiretti Puglia punta il dito contro la mancanza di manutenzioni ordinarie e straordinarie. Inoltre, l’associazione denuncia la situazione paradossale per cui gli agricoltori ricevono cartelle esattoriali per servizi non resi. La situazione delle opere irrigue incomplete aggiunge ulteriore pressione su un sistema già al collasso.

Per affrontare l’emergenza, Coldiretti ha chiesto ai Prefetti della Puglia l’istituzione di un tavolo regionale permanente per l’emergenza irrigua e siccità. L’obiettivo è affrontare con urgenza le annose questioni che affliggono Arif (Agenzia Regionale per le Attività Irrigue e Forestali) e i consorzi di bonifica commissariati, cercando soluzioni concrete per una crisi che non può più essere ignorata.

Il Quotidiano del Sud.
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