Dramma carceri, il presidio al Ministero contro i suicidi: “Nordio svegliati, queste vite spezzate meritano attenzione”

RMAG news

Continuano le manifestazioni per dire basta ai suicidi in carcere. Per attirare ancora di più l’attenzione, l’associazione Sbarre di Zucchero ha organizzato un presidio a Roma, presso il Ministero della Giustizia, giovedì 16 maggio, dalle ore 14 alle ore 16. “Chiamiamo a raccolta per la co-organizzazione tutte le associazioni e realtà locali e nazionali, e tutte le persone (politici e non) impegnate, come noi, nella difesa dei diritti e delle vite umane delle persone detenute nelle carceri italiane – dicono da Sbarre di Zucchero – Volontari, avvocati, garanti, politici, educatori, associazioni, cooperative, sindacati, aiutateci nella co-organizzazione, in modo che il nostro grido di ascolto non resti isolato e faccia più “rumore” possibile”. Saranno presenti i familiari di chi nelle carceri italiane ha perso la vita.

La chiamata all’azione di Sbarre di Zucchero

Giovedì 16 maggio, dalle ore 14 alle 16, l’Associazione Sbarre di Zucchero APS si ritroverà al Ministero della Giustizia – via Arenula, in Roma – assieme ai familiari delle persone che hanno perso la vita nelle mani dello Stato, sotto la sua totale custodia, in un Istituto penitenziario.

“Dopo molti presidi che abbiamo effettuato negli ultimi mesi fuori dalle carceri per richiamare l’attenzione delle Istituzioni sulla drammatica situazione nelle carceri, con un numero spropositato di suicidi in poco meno di 4 mesi, è arrivato il momento di tornare a Roma, direttamente al Ministero della Giustizia, perché tutte queste vite spezzate meritano l’attenzione assoluta del Ministro Carlo Nordio che, al momento, è silente, ‘rassegnato’ ed immobile – si legge nel comunicato di Sbarre di Zucchero – Tutte le associazioni e le realtà sociali operanti nel mondo penitenziario sono caldamente invitate ad unirsi a noi nella co-organizzazione dell’evento, per far sentire forte e chiara la voce di chi si spende, giorno dopo giorno, per una giustizia giusta ed una dignitosa detenzione, rispettosa dei diritti e, soprattutto, della vita umana. Per contatti scriveteci ai nostri indirizzi mail”.

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