GLI ITALIANI DI MOSCA AVVISATI DEI PERICOLI PER I GRANDI EVENTI

GLI ITALIANI DI MOSCA AVVISATI DEI PERICOLI PER I GRANDI EVENTI

Il Quotidiano del Sud
GLI ITALIANI DI MOSCA AVVISATI DEI PERICOLI PER I GRANDI EVENTI

Aumentano le vittime dell’attentato in Russia, le prime indagini portano al terrorismo islamico, italiani a Mosca avvisati dei pericoli

Trema anche l’Italia dopo l’attentato a Mosca. Lunedì al Viminale si terrà una riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica dedicata ad una analisi della situazione dopo l’attentato terroristico a Mosca. Sempre su questa scia va l’ulteriore innalzamento delle misure di sicurezza su una serie di luoghi sensibili, a seguito dell’attentato avvenuto a Mosca dove un gruppo di uomini armati ha fatto irruzione in una sala da concerti aprendo il fuoco sugli spettatori. Particolare attenzione viene dedicata a luoghi di preghiera, in particolare sinagoghe, ambasciate e hub principali dei trasporti come stazioni e aeroporti.

ATTENTATO A MOSCA, IL GOVERNO HA INVITATO GLI ITALIANI A NON PARTECIPARE AI GRANDI EVENTI PER I PERICOLI

Il governo italiano è in prima linea. Antonio Tajani, ministro degli Esteri, fa sapere che a Mosca ci sono 2.700 italiani registrati all’Aire ma nessuno sembra essere coinvolto. «Devo dire che il ministero degli Esteri, insieme alla nostra rappresentanza diplomatica a Mosca, fin dall’8 marzo avevano invitato gli italiani a non partecipare a eventi dove c’era molta gente a Mosca perché la polizia russa aveva arrestato componenti di una cellula terrorista di matrice jihadista, quindi c’erano dei pericoli di attentati a Mosca». Il vicepremier di Forza Italia esprime «solidarietà alle famiglie delle vittime che purtroppo sono in costante aumento. Con grande serietà l’ambasciata d’Italia e il consolato stanno seguendo l’evolversi della situazione insieme all’unità di crisi del ministero degli Esteri».

E ancora, sempre Tajani: «Gli attentatori probabilmente vengono dalle regioni più vicine all’Afghanistan. Il fenomeno del terrorismo non va mai sottovalutato e affronteremo la questione del terrorismo anche al G7 di Capri e al vertice della Nato che si svolgerà subito dopo Pasqua a Bruxelles. L’attentato non credo che abbia a che fare con la situazione in Ucraina, è una questione che riguarda il fondamentalismo islamico. Evidentemente anche la polizia russa era in allerta, stiamo seguendo 24 ore su 24 la situazione. Il nostro consolato è rimasto aperto tutta la notte e lo stesso l’ambasciata».

Interviene anche il ministro della Difesa, Guido Crosetto: «Da Mosca ci sono arrivate terribili immagini di violenza contro civili inermi. La popolazione è sempre vittima innocente dell’odio, ovunque. Non esiste altro, davanti alla barbarie, che solidarietà e ferma condanna. Vicinanza alle famiglie delle vittime e dei feriti». E «una ferma condanna per il sanguinoso attacco terroristico che ha colpito la città di Mosca» arriva anche dal titolare del Viminale, Matteo Piantedosi. «L’orrore di una violenza folle si è abbattuta su centinaia di civili, con un tragico bilancio che vede tra le molte vittime innocenti anche dei bambini. Alle famiglie di chi ha perso la vita e a coloro che sono rimasti feriti a causa del vile agguato va la mia commossa vicinanza».

SALVINI INCONTRA A ROMA I SOVRANISTI D’EUROPA

E mentre l’Europa e l’Italia guardano con una certa preoccupazione alle notizie che arrivano da Mosca, i sovranisti di mezza Europa si ritrovano a Roma agli Studios di via Tiburtina per convention del partito Identità e democrazia “Winds of Change”. A fare da padrone di casa, Matteo Salvini. E da quel consesso con un videomessaggio Marine Le Pen, leader di Rassemblement National, lancia una provocazione nei confronti di Giorgia Meloni: «Ci batteremo con tutte le forze possibili per impedire un secondo mandato di von der Leyen. Un messaggio per Giorgia: sosterrai o no un secondo mandato di Von der Leyen? Io credo di sì. Voi dovete la verità agli italiani, dovete dire cosa farete. A destra il solo candidato che si opporrà a von der leyen è Matteo Salvini».

Già, Salvini. Il vicepremier e ministro dei Trasporti solidarizza con il popolo russo e prende di mira il presidente francese, reo di aver proposto l’invio di truppe Nato in Ucraina: «Macron con le sue parole rappresenta un pericolo per il nostro Paese e per questo continente. I problemi non sono la mamma e il papà, ma i guerrafondai come Macron. Non voglio lasciare ai miei figli un continente pronto a entrare nella terza guerra mondiale». Infine, si schiera con la leader dei sovranisti francesi che definisce “pacifica”: «Se il 9 giugno si sceglie tra l’Europa belligerante di Macron e quella pacifica e prospera di Le Pen, sto tutta la vita con Le Pen».

Il Quotidiano del Sud.
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