Kaliningrad: la storia dell’exclave russa al confine della Lituania attaccata dall’Ucraina

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I servizi segreti militari ucraini (Gur) hanno colpito ancora. E lo hanno fatto fuori i confini del proprio paese, colpendo la nave missilistica russa Serpukhov, ormeggiata sul Baltico, nel porto di Kaliningrad. Quest’ultima è un’exclave russa, fa quindi parte del territorio di Mosca ma è geograficamente staccato dalla ‘Madre Russia’. Kaliningrad è infatti una ‘spina nel fianco’ di Lituana e Polonia, in quanto si trova al centro tra i due paesi membri dell’Unione Europea. Il Gur non ha né smentito né confermato l’attacco ma sul proprio canale Telegram hanno pubblicato un video a dimostrazione del sabotaggio.

Cos’è Kaliningrad

Nelle immagini è stata mostrata l’imbarcazione del Cremlino, poi un foglio sul quale potrebbe essere stato disegnato un piano o la struttura interna della nave e infine il principio di un incendio scoppiato a bordo. Kiev avrebbe colpito la Serpukhov perché diretta nel Mar Nero, luogo dal quale le forze militari di Mosca possono, con i propri missili, attaccare dalla distanza le città ucraine. Tutto ciò è avvenuto proprio oggi, giorno in cui li Stati rivieraschi del Mare del Nord (Germania, Regno Unito, Belgio, Paesi Bassi, Danimarca e Norvegia) hanno concluso un accordo per la protezione delle infrastrutture sottomarine. Ha spiegato Andrew Bowie, sottosegretario per il Nucleare e le fonti rinnovabili del Regno Unito: “Il Mare del Nord è la centrale elettrica che guida le ambizioni dell’Europa in materia di energie rinnovabili e neutralità dei gas serra e contribuisce a rafforzare la sicurezza energetica nel continente. L’accordo ha l’obiettivo di consentire un migliore scambio di informazioni, anche per scongiurare eventuali attacchi russi“.

L’attacco di Kiev: distrugge nave russa nel Mar Baltico

Kaliningrad è una città capitale dell’omonimo ‘paese’ estensione minoritaria del territorio russo verso il Baltico. Per questo è detta exclave. Questo luogo, prima di diventare parte dell’ex Unione Sovietica (nel 1945 al termine della Seconda guerra mondiale), ha avuto diverse storie e dominazioni. Tra cui quella italiana, sotto la quale la città si chiamava Conisberga. Nel 1255, sotto il dominio dei cavalieri teutonici, ha preso il nome Koenigsberg. Qui è nato e deceduto il filosofo Immanuel Kant. Durante il secondo conflitto mondiale, la città subì ingenti danni a causa dei bombardamenti britannici.

Kaliningrad: dall’Unione Sovietica a oggi

Poi fu assediata e conquistata dall’Armata Rossa. Al termine della guerra, per le dinamiche di spartizione accordate tra gli alleati, Koenigsberg fu ceduta ai sovietici che l’annessero alla Russia, cambiandole il nome – appunto – in Kaliningrad. Definizione dedicata alla memoria di Michail Kalinin, un rivoluzionario bolscevico e primo capo di stato dell’Unione Sovietica. Quando quest’ultima si è dissolta e i paesi baltici e la Polonia sono usciti dall’orbita di Mosca per aderire alla Nato e all’Unione Europea, Kaliningrad (che ospita 450mila abitanti) è diventata di fatto un’exclave russa con accordi speciali stipulati con i paesi vicini in termini di scambio merci e passaggio di persone. Ma i rapporti si sono incrinati a causa dell’invasione russa dell’Ucraina. Ad oggi non è noto se in questo territorio ci sono testate nucleari del Cremlino.

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