La Russa ignora Mattarella, su Pioltello sposa la linea Valditara-Salvini: “Non si chiudono le scuole per il Ramadan”

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Tra il Colle e il duo Salvini-Valditara, il presidente del Senato Ignazio La Russa sceglie gli ultimi due. La seconda carica dello Stato in una intervista concessa al quotidiano di Torino La Stampa mostra di snobbare le opinioni di Sergio Mattarella sulla vicenda della scuola di Pioltello, l’istituto Iqbal Masih finito nel mirino del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara per la decisione confermata all’unanimità dal consiglio scolastico di chiudere il 10 aprile, ultimo giorno del Ramadan, modificando la motivazione con la formula “esigenze didattiche”.

Finito al centro delle polemiche e del fuoco di critiche della destra, Mattarella ha mostrato la barra dritta con una lettera inviata a Maria Rendani, vicepreside dell’istituto, in cui ha mostrato “apprezzamento” per il lavoro svolto e specificando che al di là del singolo episodio “in realtà di modesto rilievo”, il suo elogio va alla docente dell’istituto per come adempie a “un compito prezioso e particolarmente impegnativo”.

La Russa sposa la linea Valditara-Salvini su Pioltello

CI si sarebbe aspettati dalla seconda carica dello Stato una linea concordata col Quirinale. Invece La Russa, che dal momento dell’elezione a presidente del Senato ha colto più volte occasione per manifestare una interpretazione “allegra” del suo ruolo, anche con dichiarazioni imbarazzanti come quella sua via Rasella, a La Stampa sceglie di schierarsi col leghista Valditara.

Non ne faccio una questione ideologica, ma di regole. Se non si può, non si può”, dice La Russa sulla decisione della scuola di Pioltello di chiudere in occasione della festa per la fine del Ramadan.

Io sono per il rispetto delle regole e se le regole consentissero di fare festa per il Ramadan, sarebbe stato giusto farla“, sostiene La Russa. “Il ministro Valditara – prosegue – mi dice che, allo stato attuale, non si possono aggiungere ulteriori giorni di sospensione della didattica, oltre a quelli già a disposizione delle scuole. Quindi non si sarebbe dovuto fare, a meno che non si sbagli Valditara. Se poi si vorrà si potrà discutere se cambiare le regole e introdurre la possibilità di feste ulteriori, allora anche di altre religioni, non solo quella islamica“.

Quanto alla proposta di Salvini e di Valditara di introdurre un tetto per gli studenti stranieri nelle classi, il presidente del Senato parla di una “questione di evidente opportunità: in una classe a prevalenza di studenti nati in Italia si lavora meglio e avviene meglio l’integrazione“.

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