Porta a Porta, cinque ospiti solo uomini per parlare di aborto: “L’Italia di Meloni non è un paese per donne”

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La scritta “aborto” campeggia al centro dell’inquadratura. Dietro, seduti al tavolo gli ospiti e il conduttore, Bruno Vespa: tutti uomini. E’ questo il frame della puntata di Porta a Porta diventata virale sui social e della bufera subito scoppiata: possibile che a parlare di aborto ci siano solo uomini?

Cinque uomini ospiti a Porta a Porta a parlare di aborto

Durante Porta a Porta, su Rai 1 per circa dieci minuti sei ospiti uomini e il conduttore Bruno Vespa hanno parlato di aborto e delle recenti discussioni intorno a un contestato emendamento al disegno di legge sul PNRR, presentato da Fratelli d’Italia, sulla presenza di associazioni antiabortiste nei consultori. La puntata trattava diversi temi ma non è passato inosservato il fatto che a parlare di aborto non ci fossero donne. La prima a commentare è stata la senatrice dem Annamaria Furlan: “Prende forma l’Italia del governo Meloni: un paese in cui c’è posto solo per una donna, la presidente del Consiglio. A tutte le altre sono preferiti gli uomini”.

Il Pd: “Palese violazione di parità di genere, porteremo il caso in Vigilanza”

”Cinque uomini in studio a discutere di aborto: la Rai ai tempi di Giorgia Meloni lascia che sia un parterre tutto maschile a discutere dei diritti delle donne. Quanto avvenuto nelle trasmissioni di ieri sera di Porta a Porta è gravissimo. Porteremo in Commissione di vigilanza questa vicenda, bisogna fermare questo declino e contrastare la palese violazione dei principi della parità di genere”. Così i componenti del Pd della commissione bicamerale di vigilanza Rai. ”Sono venuti meno tutti i principi di parità di genere contenuti nel Contratto di Servizio Rai – sottolineano – Un fatto che mina alle basi la credibilità dell’azienda pubblica radiotelevisiva italiana. Meno di un anno fa la Presidente Rai Soldi si era impegnata con il progetto della Commissione europea ‘No women no panel” a garantire una rappresentazione paritaria nei talk e nei dibattiti pubblici. In meno di un anno dobbiamo registrare che alle promesse non sono seguiti i fatti, con l’aggravante – concludono – che l’argomento in discussione riguardava un diritto femminile, quello all’aborto”.

Porta a porta si difende: “donne invitate tutte indisponibili”

La redazione di Porta a Porta, in una nota in replica alle polemiche sulla presenza solo maschile sul tema dell’Aborto nella puntata di ieri sera del programma di Bruno Vespa, ”fa notare che gli inviti per la trasmissione politica di giovedì 18 aprile sono stati fatti nei giorni precedenti al manifestarsi della polemica. Essendo prevista la presenza del Partito democratico, avevamo invitato tre donne parlamentari del PD (sostituite alla fine dall’onorevole Zan per la loro indisponibilità) e una direttrice di giornale, anch’essa indisponibile. In ogni caso l’Aborto è stato solo uno degli otto temi trattati nella trasmissione di ieri. Gli altri sette erano la guerra, Meloni a Bruxelles, il ricorso al governo contro l’Emilia-Romagna sul fine vita, la discussione sulla foto di Berlinguer nella tessera del PD, il 5 in condotta e i sondaggi preelettorali. Come sa la stessa interessata, fin dalle 9:47 (prima che uscissero le agenzie con le reazioni polemiche) avevamo valutato la presenza dell’onorevole Sportiello (Movimento 5 stelle) per i Cinque Minuti di oggi, ma la tensione internazionale successiva all’attacco israeliano all’Iran ci costringe ad occuparci di questo. Sarà nostra cura, naturalmente, tornare sul tema alla prima occasione utile”.

La scena di BoJack Horseman

La scena ha peraltro ricordato a molti una gag della serie animata BoJack Horseman, che alcuni anni fa aveva preso in giro esattamente questo genere di situazioni, ipotizzando una discussione televisiva sull’aborto tra soli ospiti uomini: «Ma il concetto della libertà di scelta per le donne non è andato oltre? Abbiamo un gruppo di uomini bianchi con il papillon per parlare dell’aborto», diceva il conduttore del talk show.

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