Prelievo multiorgano al San Carlo, tre vite salvate

Prelievo multiorgano al San Carlo, tre vite salvate

Il Quotidiano del Sud
Prelievo multiorgano al San Carlo, tre vite salvate

Prelievo multiorgano al San Carlo di Potenza: il donatore è un 44enne del capoluogo, gli organi a due pazienti veneti e a un romano

POTENZA – L’improvvisa morte di Mario Nolè, 44 anni, ha lasciato esterrefatti i familiari e i tanti amici che hanno affollato la sala mortuaria del San Carlo di Potenza per un ultimo saluto. Una grave emorragia cerebrale che, nel giro di poche ore, lo ha portato alla morte. Mario però ha donato i suoi organi e ha salvato altre vite: dopo l’accertamento di morte cerebrale, sono state eseguite nell’ospedale San Carlo di Potenza, le procedure di prelievo multiorgano. Sono stati prelevati il fegato (che andrà a un paziente romano) e i reni (che dopo la tipizzazione nel Centro di riferimento per il Nord, a Milano, dovrebbero essere donati a due pazienti dell’ospedale di Verona).

Un atto di estrema generosità sottolineata anche dalla direzione aziendale dell’Aor San Carlo, che nelle parole del direttore generale Giuseppe Spera affida un messaggio di cordoglio e di sentito ringraziamento alla famiglia che «in un momento di sofferenza e difficoltà per la scomparsa di un familiare ha trovato la forza nell’altruismo e nell’amore per la vita, rendendo possibile ad altre persone una esistenza migliore. In momenti così difficili si ritrova il senso stesso dell’umanità, rafforzato, come in questo caso, dalla vivace presenza nella nostra comunità di un giovane conosciuto per generosità e senso di abnegazione anche nel mondo dell’associazionismo, della cui forza e passione mai si sarebbe voluto rinunciare».

Mario Nolè, che ha donato i suoi organi

Al ringraziamento per la famiglia il direttore generale aggiunge «il riconoscimento a quanti hanno operato alla ottima riuscita delle operazioni, dalle due equipe mediche dell’ospedale San Camillo di Roma, al Coordinamento aziendale trapianti e al Centro regionale trapianti per la procedura di tipizzazione tissutale, ai medici e operatori sanitari della Rianimazione e del Gruppo operatorio di Potenza, fino agli autisti e all’elisoccorso del 118».

A ricordare il generoso donatore anche la società del Potenza calcio: «Impegnato attivamente per la città e grande amante dei colori rossoblù», lo ricorda la Società del Potenza calcio, che «si stringe attorno al dolore della famiglia di Mario». E un saluto breve e doloroso anche dai Portatori del Santo, che già impegnati in tutte le iniziative per il Maggio potentino e la tradizionale festa dedicata al Patrono. Una festa a cui Mario non mancava mai e alla quale avrebbe certamente partecipato anche quest’anno: «Ciao, Mario – scrivono sulla loro pagina – Tra qualche giorno ci saremmo ritrovati a condividere i tuoi sorrisi nei giorni di festa. Guarderemo il cielo e li ritroveremo ancora».

Il Quotidiano del Sud.
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