Telefonata tra Biden e Xi Jinping, i due presidenti tornano a parlare ma su Russia e Taiwan resta il gelo

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Dopo il loro primo incontro a novembre a San Francisco, Joe Biden e Xi Jinping si sono telefonati “per mantenere i rapporti”, così lo hanno definito in un briefing con i giornalisti alcune fonti della Casa Bianca – allo scopo di gestire in modo stabile la competizione Usa-Cina. Sul tavolo Taiwan, l’Ucraina, la Corea del Nord, le droghe sintetiche che invadono il mercato americano e i rapporti tra le due superpotenze. Ma su Russia e Taiwan resta il gelo: da una parte gli Stati Uniti sono preoccupati per il sostegno di Pechino a Mosca, dall’ altra il presidente cinese ha sottolineato che “Taiwan è una linea rossa, non va superata”. I due presidenti si sono intrattenuti per oltre un’ora e mezzo al telefono per fare un check sull’evoluzione dei loro rapporti.

Perché Biden e Xi Jinping hanno parlato

“Un’intensa competizione si accompagna alla necessità di un’intensa attività diplomatica per gestire le tensioni, affrontare le percezioni sbagliate e prevenire conflitti involontari. Questa telefonata è un modo per fare proprio questo”, ha detto una funzionaria dell’amministrazione lunedì sera.

Cosa si sono detti Biden e Xi Jinping al telefono

I due leader hanno parlato a tutto campo, dall’intelligenza artificiale al clima passando per la lotta al fentanyl, i cyberattacchi e il Medio Oriente. Biden non ha nascosto al presidente cinese le preoccupazioni Usa sulla cooperazione di Pechino con la Russia per ricostruire l’industria militare di base di Mosca. Sul tavolo, riferisce la Casa Bianca, il presidente americano ha posto anche i rilievi sulle politiche commerciali scorrette e le pratiche economiche non di mercato della Cina.

La questione Taiwan

Su Taiwan, Xi ha chiarito a Biden di considerare la questione “la prima linea rossa insormontabile nelle relazioni sino-americane”. “Non lasceremo – ha scandito il presidente cinese – che le attività separatiste, la connivenza esterna e il sostegno alle forze dell’indipendenza di Taiwan restino incontrollati”. Xi, secondo il resoconto della telefonata reso dall’agenzia Xinhua, si è quindi augurato che “gli Stati Uniti mettano in pratica la dichiarazione positiva del Presidente di non sostenere l’indipendenza di Taiwan”.

Da parte sua, Biden ha esortato Xi Jinping a mantenere la calma intorno a Taiwan, mentre la democrazia autogovernata rivendicata da Pechino si prepara all’insediamento del neoeletto presidente Lai Ching-te in maggio. Biden ha “sottolineato l’importanza di mantenere la pace e la stabilità attraverso lo Stretto di Taiwan e lo stato di diritto e la libertà di navigazione nel Mar Cinese Meridionale”, si legge in un comunicato della Casa Bianca.

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