Conte strappa col Pd in Puglia, 5 Stelle fuori dalla giunta Emiliano dopo le inchieste: “Serve tabula rasa”

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Lo strappo ora appare definitivo. Giuseppe Conte in conferenza stampa a Bari annuncia l’uscita del Movimento 5 Stelle dalla giunta pugliese di Michele Emiliano dopo le ondate di arresti e le inchieste che negli ultimi due mesi hanno coinvolto diversi esponenti del Partito Democratico, ultima quella che ha portato agli arresti domiciliari l’ex assessore regionale Alfonso Pisicchio, fedelissimo del governatore Dem.

I 5 Stelle escono dalla giunta Emiliano in Puglia

I Cinque Stelle sono all’interno della maggioranza Emiliano e nella giunta con Rosa Barone, assessora al Welfare, e con una consigliera che ha la delega alla Cultura, Grazia di Bari. Inoltre il pentastellato Cristian Casili è vicepresidente del Consiglio regionale.

Tutti, come da indicazioni di Conte, rimetteranno le loro deleghe. “Stiamo leggendo pagine di politica che sono anche di cronaca giudiziaria che fanno tremare i polsi. Non combattiamo solo Meloni e soci, non facciamo sconti nemmeno a chi è nel nostro campo. Vogliamo dare una fortissima scossa, è il momento di fare pulizia e tabula rasa. Dobbiamo estirpare la cattiva politica. Rinunciamo al nostro ruolo di governo, rimettiamo tutte le deleghe”, le parole di Conte in conferenza.

Eppure il dialogo con Emiliano non sembra interrompersi, almeno secondo l’ex premier. “Oggi diamo un contributo alla Puglia e al Paese. Non gridiamo solo ‘onestà’, abbiamo elaborato un patto di legalità, un protocollo molto articolato in modo tale che la Pa possa dispiegare la sua attività nel segno dei principi costituzionali, non chiediamo altro. Noi lo offriremo alle forze politiche, al presidente Michele Emiliano e ci predisponiamo di realizzare questo contesto normativo per dare una svolta dalla Puglia a tutto il Paese”, il discorso di Conte.

Il voto alle Comunali di Bari

Quanto al voto per le comunali di Bari, dove gli elettori saranno chiamati a scegliere il successore del Dem Antonio Decaro, Conte marca ancora una volta le distanze dagli “alleati”, dopo aver di fatto annullato le primarie di coalizione.

Il leader 5 Stelle ha confermato che l’avvocato Michele Laforgia, sostenuto da una coalizione di forze politiche e associazioni tra cui M5S e Sinistra italiana, “per noi è l’unico candidato che possa veramente rilanciare un governo della città rispondente alle sfide attuali”. Laforgia nei giorni scorsi si era detto disposto a fare un passo di lato per l’unità della coalizione, come del resto aveva fatto anche il candidato del Pd Vito Leccese nel comizio con Elly Schlein della settimana scorsa.

Anche Sinistra Italiana chiede “discontinuità”

Emiliano deve guardarsi anche da sinistra, dove il deputato di AVS Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana, chiede a sua volta “discontinuità” al presidente della Regione Puglia.

Secondo Fratoianni, che con SI è presente in giunta, “è arrivato il momento che il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano produca un’iniziativa di discontinuità. Noi forze politiche vogliamo discutere di quello che sta accadendo. E forse, per fare in modo che la discussione sia efficace, è arrivato il momento che da parte del presidente ci sia una iniziativa. Si azzeri la giunta? Si resetti la situazione? Si liberi il campo perché la discussione possa essere una discussione vera? Io penso che un atto come questo potrebbe aiutare la qualità del dibattito sottraendolo all’uso strumentale della battaglia elettorale”, le richieste di Fratoianni interpellato dai cronisti in conferenza stampa a Roma.

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