Salvini a ‘Belve’ non molla la guida della Lega: “Ho tanto da dare. Con Meloni stiamo costruendo un’amicizia”

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Oggi affronta la mozione di sfiducia presentata dall’opposizione per la collaborazione tra la sua Lega e Russia Unita, il partito di Vladimir Putin. Ieri, martedì 2 aprile, ha affronta lo studio televisivo di ‘Belve’ sui Rai2 dove si è mostrato a tratti conciliante.

È un Matteo Salvini  sorprendente quello che appare ospite di Francesca Fagnani. Il segretario del Carroccio e vicepremier, sempre più in bilico alla guida del partito per i risultati al di sotto delle aspettative nelle più recenti elezioni, le Regionali in Sardegna e Abruzzo, tende la mano all’opposizione interna ma anche alla premier Giorgia Meloni, in un rapporto che al di là delle apparenze resta molto complicato.

Salvini, la candidatura di Vannacci alle Europee e le critiche nella Lega

Sul suo futuro da leader della Lega Salvini rivendica il suo operato, ma soprattutto evidenzia come la sua stagione non è affatto conclusa. “Io penso di avere ancora tanto da dare, ho voglia, idee, tempo… poi, persone in gamba ce ne sono, ma le lascio aspettare un attimo”, dice il ministro dei Trasporti, con riferimento al congresso federale che verrà convocato in autunno, dopo le Europee di giugno.

Se quindi Salvini non appare intenzionato a mollare il “trono”, allo stesso tempo in tv lancia messaggi piuttosto evidenti all’opposizione interna. Da tempo ormai la virata verso l’ultradestra non è apprezzata dagli amministratori del Nord, che non vorrebbero essere associati alla “internazionale dei sovranisti di estrema destra” capitanata dalla Lega in Italia, da Marine Le Pen in Francia e dai post-nazisti dell’Alternative für Deutschland in Germania.

#Belve”, amicizie, confessioni oltre a politica e governo.
Ora in onda su Rai Due l’intervista con Francesca Fagnani.
Dite la vostra, vi leggo 😊
Buona serata Amici. https://t.co/XlO5fcd0EK

— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) April 2, 2024

In questo senso va letta la lettera inviata al segretario da 21 amministratori locali ed ex eletti del Carroccio. È a loro che risponde Salvini quando mette in dubbio la candidatura del generale Roberto Vannacci tra le fila leghiste alle Europee, una possibilità di cui si parla ormai da mesi e su cui “stiamo ragionando”. “Condivido le sue battaglie sulla libertà di pensiero, ma per me uno può essere omosessuale, eterosessuale, transessuale, polisessuale… l’ultima delle mie intenzioni è entrare nella vita privata della persone”, dice infatti Salvini respingendo le tesi omofobe del generale. Salvini si spinge anche a parlare del “grande nemico” interno, quell’Umberto Bossi a cui ha soffiato il partito e poi emarginato: “Non lo sento da troppo tempo, e di questo mi dispiaccio. È una delle mie colpe…”, dice Salvini.

Salvini e i rapporti con Meloni

C’è poi spazio per i rapporti con Giorgia Meloni, di cui Salvini pare spesso il più caparbio oppositore, anche più di Partito Democratico, 5 Stelle e centristi vari. Nonostante l’evidenza, il vicepremier dice nell’intervista a Francesca Fagnani che “con Giorgia stiamo costruendo un’amicizia». Per esempio, “ogni tanto la sera gioca a burraco con la mia fidanzata (Francesca Verdini, ndr)”, definendole ironicamente “ due faine, odiano perdere”.

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